ITALY LOVES ADAM LAMBERT {Riconosciuto da Sony Music Italy}

From Amsterdam To Milan

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Lady Slytherin
view post Posted on 24/12/2010, 16:29




Titolo: From Amsterdam to Milan
Autore: lady Slytherin
Beta: klary
Fandom: Cantanti RPF
Pairing: Adam Lambert/Tommy Joe Ratcliff
Rating: Nc17
Wordcount: 2458
Note: Eh si, ci sono cascata anch’io. Come dite? Lo sapevate?! Ho rotto le palle al mondo intero e continuo a farlo con questi due, specie con Adam? Avete ragione! Quindi, era ovvio che ci dovessi scrivere sopra qualcosa.
Note2: Scritta per il p0rn fest, prompt "From Amsterdam To Milan"
Dedica: Questo è il mio Buon Natale al Fandom. Grazie ragazze (e ragazzi, so che ci siete XD)… a volte confesso che mi sentirei persa senza di voi.
In particolare, volevo dedicare la storia a chi avrebbe dovuto ricevere una mia fic per il compleanno e non l’ha avuta (fracchan, lori… sorry dears).
E poi ovviamente questa storia è tutta per la persona che mi ha fatto scoprire Adam, lauradumb. Grazie tesoro.
E poi, infine, la dedico a tutta la glamily <3. Love U.

From Amsterdam to Milan

SPOILER (click to view)
Tommy è seduto sul letto della sua stanza. È confuso, Adam lo riesce a vedere lontano un miglio. Quello che è successo solo due ore prima sul palco non era esattamente programmato, ed è andato ben oltre il puro fan-service.
Adam sa che dovrebbe scusarsi, ma non è nel suo stile.
Fa invece quello che gli è sempre venuto meglio: si avvicina a Tommy e gli si siede vicino, poi gli mette una mano tra i capelli e se lo tira addosso, senza fare altro che non tenerselo stretto contro il petto. Tommy sembra cercare di respingerlo, ma si lascia convincere e rimane lì.
Adam sta per alzarsi, quando Tommy lo guarda con quei maledetti occhi da cucciolo che si ritrova, e non riesce a resistere. Gli accarezza le labbra, un bacio che è nulla rispetto ai loro standard, e un attimo dopo sono sdraiati sul letto, le lingue che si scontrano, Tommy che gli si preme addosso e Adam sa che sta per perdere il controllo.
Non sa nemmeno da dove arriva quell’improvviso attacco, ma con il fumo che ha ancora nel cervello il suo autocontrollo è più labile del solito, e sa benissimo che sta facendo un errore madornale, ma pensare in quel momento è decisamente troppo, così si abbandona a quella tensione che lo sta tormentando da mesi ormai. Inverte le posizioni con un colpo di reni, e finalmente, finalmente, Tommy gli offre tutto, e lui ha solo intenzione di accettare.
Adam spoglia Tommy velocemente. I movimenti sono frenetici e scoordinati, ma l’unica cosa che gli importa al momento è avere quanta più pelle nuda possibile.
Accarezza, lecca e morde in ogni posto dove la sua bocca, le sue mani, riescono ad arrivare. Non si ricorda di essere mai stato così eccitato.
Tommy ansima, geme e non fa nulla per fermarlo. Quando Adam arriva a togliergli i pantaloni, lo guarda per un attimo, sperando, temendo, che Tommy lo fermi. Ma Tommy ha gli occhi chiusi, e alza il bacino, seppur in maniera inconsapevole, e Adam sa che da quel punto in poi tornare indietro è impossibile.
Risale fino a dargli un bacio lungo e bagnato, mentre afferra l’erezione di Tommy con una mano; con l’altra intanto cerca di spogliarsi, ma non ci riesce. Geme di frustrazione, e si mette in ginocchio sul letto. Stacca la mano dall’uccello di Tommy e si toglie in fretta la camicia, calando i pantaloni quanto basta per quello che ha intenzione di fare.
Vorrebbe fare le cose con calma, ma non c’è tempo. Mette due dita nella bocca di Tommy, e quando vede e sente la lingua guizzare teme di essere già venuto.
Le ritira e poi le infila una alla volta nel buco stretto, strettissimo. Cerca di prepararlo con calma, sa che è la prima volta per Tommy, e nonostante l’eccitazione riesce a dominarsi abbastanza da trattenersi da sbatterglielo dentro senza alcuna preparazione.
Alla prima spinta sente Tommy espirare bruscamente, e si china su di lui sussurrando frasi senza senso mentre l’urgenza diventa troppa e spinge, spinge, spinge.
Viene dopo poco, e in quel momento si rende conto di cosa ha fatto.
Blatera delle scuse senza senso e sparisce.
Non voleva che andasse così fra loro.

* * *

Le cose si sono sistemate fra loro, dopo Amsterdam.
Per quanto cercare di evitare i reciproci sguardi e limitarsi ai baci richiesti dal copione si possa chiamare sistemazione.
Adam sa che devono parlare, chiarirsi, ma nessuno dei due sembra intenzionato a fare la prima mossa in quella direzione.
Inizierebbe lui stesso, ma vuole che sia Tommy a fare il primo passo: vuole sapere che l'ha... perdonato? Dimenticato?
Non è da lui rimanere a corto di parole, ma sa solo che non riuscirà a sopportare la tensione che c'è nell'aria ancora a lungo. Ha bisogno di essere in pace con sé, e con Tommy, soprattutto con Tommy.

* * *

Sono a Milano. Per Adam è come un sogno che si realizza, un altro, dopo tutti quelli che si sono già avverati.
Eppure, nonostante il suo umore sia quasi alle stelle, non è completamente contento. Sa anche il motivo di questa tristezza latente.
Le cose con Tommy sembrano essersi inchiodate.
Adam è troppo indaffarato con il tour per riuscire a trovare tempo per loro. Spera che riuscirà a parlarci il giorno dopo, quando avranno un po' di respiro entrambi.

Il concerto va alla grande.
Sente sempre se riesce a creare un legame tra lui stesso e il pubblico, e sa che a questa data c'è riuscito più che nelle date precedenti.
Tommy riesce a sorprenderlo ancora una volta, con un assolo di basso che era un chiaro messaggio diretto a lui. Forse i tempi sono davvero maturi per loro.

Lui e Tommy escono sulla stessa macchina.
Adam avrebbe voluto fermarsi per gli autografi, ma il locale era prenotato per un'altra serata. Spera che i suoi fan non si arrabbino troppo. Il pensiero lo sfiora giusto un istante, prima che Tommy si avvicini a lui, come faceva prima del Fatto, e si lasci abbracciare.
Dio, quanto gli era mancata la loro intimità.
Arrivano in hotel prima di tutti gli altri, e quando apre la porta della sua camera Adam indugia giusto un secondo prima di invitare Tommy ad entrare. Lo sguardo dell'altro è rivolto al pavimento, ma Adam lo vede annuire. È un inizio.

Si siedono sul bordo del letto, senza guardarsi negli occhi.
Adam sente il sapore dell'imbarazzo risalire lungo la gola, e decide che non può comportarsi come un ragazzino. Non questa volta. Si gira, pronto per affrontare Tommy, ed improvvisamente se lo ritrova ad un millimetro dalle sue labbra.
Non riesce a resistere: gli prende il mento con le dita e gli da un bacio.
Tommy ha ancora le labbra piene di rossetto scuro, ma a quel punto ad Adam non importa di sporcarsi. Voleva parlare... scusarsi, forse, ma non riesce a pensare.
Si sente nuovamente ubriaco, ma è abbastanza sicuro di non aver bevuto nemmeno un po' quella sera. Forse è Tommy che gli fa quest'effetto.

Sa che deve fermarsi, lo sa; eppure non riesce a farlo.
Tommy lo sta mandando letteralmente fuori di testa.

Si stanno ancora baciando, Adam muore dalla voglia di passare al livello successivo, ma dopo Amsterdam non può lasciar correre.
Non sa come, ma riesce ad allontanarsi e a guardare Tommy negli occhi.
Vorrebbe parlare, ma non sa cosa dire. Sorprendentemente, è Tommy stesso che gli rivolge la parola:

“Va avanti”.

Adam strabuzza gli occhi: si aspettava qualunque cosa tranne questa.

“Come?”
“Va avanti Adam. Non ne posso più di aspettare”.

Tommy sta rubando le frasi direttamente dalla sua testa.
Adam è senza parole, di nuovo. Un fatto abbastanza raro per lui.

“Non dici nulla”, gli dice Tommy, e Adam replica, sincero:

“Non dico nulla perché sono stupito. Pensavo che dopo Amsterdam tu non ne volessi più sapere”, non aggiunge altro. Loro sanno benissimo di cosa stanno parlando.

Tommy gli si avvicina ancora di più e lo guarda dritto negli occhi.

“Al dire il vero ero imbarazzato. Tu sei uscito a quel modo e io pensavo di... aver fatto schifo, o qualcosa del genere”.

Tommy ora ha abbassato lo sguardo e sembra addirittura arrossito.
Adam non trova altra definizione che adorabile. Lo agguanta per la vita e se lo stringe addosso.

“Io ero in imbarazzo perché pensavo di averti fatto male”.

Ora Tommy è decisamente arrossito.

“A dire la verità... insomma... a parte i primi due secondi... è stato fantastico”.

Adam non riesce a trattenere una risata.

“Sei senza speranza micetto,” gli dice, prima di riprendere da dove avevano interrotto poco prima. Ora sa che può andare avanti, e alla luce delle nuove scoperte ha voglia di fare le cose con calma. Non ha fretta, il giorno dopo sarà dedicato con tutta probabilità allo shopping, e può tranquillamente dedicare tutto il tempo che vuole a Tommy.

I vestiti non hanno più alcuna ragione di rimanere addosso ad entrambi, ma prima di togliere anche solo la maglietta vuole Tommy su una superficie orizzontale.
Lo fa sdraiare sul letto, e gli si mette di fianco. Si sente impaziente. Ha voglia di baciarlo e toccarlo e leccarlo e fargli un sacco di cose, ma non sa da dove cominciare.
Guarda le labbra di Tommy, lucide e leggermente gonfie per i baci di prima e chiede, in un sussurro a malapena udibile “Posso?”, e non aspetta il cenno di assenso di Tommy.
Si tuffa su quella bocca e la divora, con la lingua e i denti, mentre lo accarezza, si infila sotto la maglietta, e il solo sentire il respiro di Tommy accelerare lo sta facendo eccitare sempre di più.

Le mani di Tommy si infilano sotto la sua, di maglietta, cercando di toglierla. Adam si lascia guidare dal movimento, e in un attimo si ritrova sulla schiena, con Tommy impegnato a esplorare il suo petto, il suo addome, e quasi smette di respirare quando lo sente trafficare con la cintura dei pantaloni.
Lo eccita in maniera incredibile il fatto di lasciare parte del gioco nelle mani dell’altro. Si farebbe fare qualunque cosa da quel ragazzo: non sa resistere però alla voglia di toccarlo, e così ribalta ancora le posizioni, aprendogli appena le gambe con il ginocchio. Toglie la maglietta a Tommy, tutta quella pelle esposta lo fa gemere, e pensa che è così su di giri solo per quel poco che hanno fatto, non osa immaginare come si sentirà dopo.

Armeggia con i pantaloni di Tommy, e quando finalmente riesce a togliergli fa seguire immediatamente anche i suoi. Le loro erezioni sono chiaramente visibili, coperte solo dall’intimo, e quando le fa scontrare insieme, entrambi ansimano.
Adam adora baciare, e catturare la bocca di Tommy è ormai diventato il suo sport preferito. Mentre si spingono, piano, l’uno contro l’altro, i bacini che si alzano e si abbassano, le loro labbra si incontrano, ancora, e ancora, fino a quando si separano un attimo per respirare, gemere. Si rimette supino, perché ha il desiderio spasmodico di palpare adeguatamente il sedere di Tommy.

Prendono fiato per un secondo, si guardano negli occhi, Adam fa scorrere giù i boxer di Tommy, senza distogliere lo sguardo. Tolto l’intimo del compagno, Adam leva anche il suo. Gli occhi dell’altro sembrano divorarlo, e sente quelle mani dovunque su di sé. La sanità mentale l’ha lasciato da un bel po’, ormai, ma è sicuro di aver perso anche l’ultimo neurone rimasto quando Tommy comincia a baciargli i capezzoli, già duri da prima. Non vuole assolutamente forzare l’altro, non può rovinare tutto, e non ha la forza di sperare che Tommy faccia altro…

Adam trattiene il respiro con forza quando si accorge che il viso di Tommy è a pochi, pochissimi centimetri dal proprio uccello. Chiude gli occhi, non osa pensare, muoversi, o fare altro. Le mani di Tommy lo sfiorano, e Adam geme, ma è quando sente la bocca dell’altro che lo accoglie che Adam apre la bocca e annaspa in cerca d’aria.
Si sente che è la prima volta per Tommy, ma è proprio quello che lo sta mandando in estasi. Cerca di spingersi dentro quell’anfratto caldo il meno possibile, ma non è facile trattenersi… gli manca poco, pochissimo, ma ha deciso che non vuole venire così.

Si tira l’altro addosso, coprendolo di baci sul volto, sul collo e sulla gola, le mani che vanno a stimolare le loro erezioni, masturbandoli entrambi. Con un ultimo bacio particolarmente bagnato si scosta da Tommy, gli lancia un’occhiata di fuoco, e poi si abbassa per ricambiare il favore. Quante volte ha pensato a come sarebbe stato farlo? Quante volte si è quasi vergognato per quel pensiero? Anche ora che sa che può farlo ha quasi timore nell’avvicinarsi, poi però la frenesia è troppa e, finalmente, lo prende in bocca.
Sa di avere una lingua notevole, e la usa in tutti i modi che conosce, lasciandosi guidare dal ritmo che Tommy gli impone, e toccandosi a ritmo fino a quando riesce, fino a quando non può più trattenere il bisogno di avere Tommy intorno a sé.
In quel momento si stacca, e fa cenno a Tommy di voltarsi sulla schiena. Prima di prenderlo, ha una sorpresa per quello sfacciato che si è permesso di aspettare così tanti giorni prima di dirgli come stavano le cose.

Questa volta lo prepara con lentezza, prima con il dito, bagnato della propria saliva (e intanto si maledice di non avere del lubrificante con sé… il giorno dopo dovrà recuperarlo, assolutamente), poi con un altro dito, Tommy si spinge verso di lui, esige altro, ma Adam, per il momento, non è disposto a concederglielo.
Si sdraia su di lui e gli sussurra nell’orecchio “Prova questo”, prima di abbassarsi velocemente e passare la lingua di piatto sulla sua apertura.
Il grido di Tommy è la massima soddisfazione possibile.
Lo tiene fermo per i fianchi, mentre lo porta al limite senza concedergli la soddisfazione di venire, poi lo gira verso di sé:

“Voglio vederti in faccia”, gli dice, di cominciare a spingere piano.
L’ha preparato abbastanza bene, nonostante la mancanza di lubrificante, e i primi centimetri scivolano dentro quasi senza problemi. Sa però di essere piuttosto grosso, e per questo tranquillizza Tommy con delle frasi senza alcun senso, prima di incominciare di nuovo a spingere. Quando è tutto dentro aspetta diversi secondi prima di muoversi, e solo dopo aver ricevuto un cenno d’assenso da parte di Tommy dà la prima spinta.
Adam geme, Tommy geme con lui, ed è da quel punto in poi che ha perso completamente il controllo del proprio corpo.
Le spinte si susseguono, e non sa assolutamente per quanto riuscirà a durare. I versi che sta facendo Tommy sono a dir poco osceni, e le sue mani scorrono sui fianchi dell’altro: probabilmente il giorno dopo ci saranno dei segni, ma per il momento non importa a nessuno dei due.

Tommy viene per primo, ed è questo a farlo andare oltre al limite. Non solo la contrazione dei muscoli del compagno, ma soprattutto il modo in cui sta gridando, urlando, il suo nome. Subito dopo si accascia soddisfatto di fianco a Tommy, stringendolo contro di sé. Tommy si accoccola contro il suo petto, facendogli scoppiare il cuore dalla tenerezza.
Prima ha detto a Tommy che lui era senza speranze, ma è convinto che ormai la cosa valga anche per se stesso.
Prima di addormentarsi, guarda Tommy che è già morto dal sonno fra le sue braccia, e sorride.

* * *

Il giorno dopo Adam si sveglia come si era addormentato.
A malavoglia sveglia anche Tommy, è incantato dal suo volto sereno durante il sonno, ma entrambi hanno decisamente bisogno di una doccia.
Inutile dire che quella della doccia si chiama scusa per occuparsi dell’erezione mattutina a vicenda.

* * *

Pranzano assieme.
Sono stati silenziosi per quasi tutto il tempo, ma non per il disagio: semplicemente quello che si dovevano dire l’hanno già detto ieri sera, e ora si godono la compagnia reciproca, senza imbarazzi.
Adam twitta qualcosa sullo shopping, mentre Tommy ridacchia, convinto che qualche fan stia ardentemente sperando di beccare Adam che passeggia per le vie dello shopping di Milano.

Adam deve andare, e Tommy prima di lasciarlo gli promette di essere ancora lì ad aspettarlo, al suo ritorno. Adam sorride.

Neanche un gruppo di stalker potrebbe fargli cambiare umore, quel giorno.

The End
 
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vanyyy
view post Posted on 24/12/2010, 19:40




l'ho amata *.*
 
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X××Eley××X
view post Posted on 25/12/2010, 09:12




dire che la amo è poco *_*
 
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2 replies since 24/12/2010, 16:29   117 views
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